Allo spunto proposto in queste righe, potrebbe seguire più di una risposta: aldilà di un’interpretazione scientifica, che certamente è a portata di mano, anche spiegazioni più fantasiose, come quelle di coloro cui ho chiesto lumi sul fenomeno che andrò ad illustrare. Sulla quota 2273, la più elevata dei Tonde de Cianderou, cupola tondeggiante evidente anche dal centro di Cortina, lungo i dossi che da Tofana III si abbassano verso Fiames, costellata da opere militari giacché lassù si combatté aspramente durante la guerra del '15-'18, c’è una cosa interessante. Si tratta di una grotta dalla volta piuttosto alta: quando la visitammo (mi dicono però lo sia costantemente) era riempita da una profonda pozza d’acqua assolutamente trasparente e calma, un autentico, cristallino laghetto d’alta quota. Sulla volta della cavità, lo scomparso Renato Schiavon aveva fissato anche una Madonnina, a protezione dei passanti. La pozza d’acqua non dovrebbe essere stata un pozzo, e pare non abbia immissari, emissari, fattori che la intorbidano. D’inverno ovviamente gela, creando uno specchio ghiacciato dai bellissimi colori, e tanti non hanno capito come si possa trovare là, se ci sia sempre stata, sia un fenomeno naturale o frutto di manomissioni umane. Oltretutto, il fondo di una grotta scavata per ricavarne una postazione, un deposito di munizioni o un ricovero, se non impermeabile, doveva essere almeno asciutto a sufficienza per sistemarvi uomini e materiali, altrimenti sarebbe stata inutile. A parte l’interesse paesaggistico e naturalistico del luogo, che molti scoprono comodamente dall’alto (da Ra Vales), ma sembra più bello, seppure più faticoso, conquistare dal basso (dal Lago Ghedina), i Tonde de Cianderou riservano un interrogativo: quale sarà l’origine di quel fascinoso, trasparente, immobile laghetto che occupa la “Grotta della Madonna”? Lascio a chi lo vorrà, chiarire il quesito, che mi ha prospettato per primo nel 2007 l’amico Ennio, ed al quale non ho saputo fornire risposta sicura.
1 commento:
Sopra la grotta con madonnina (scavata probabilmente per deposito materiali in occasione della prima guerra ) esiste un'altra grotta più ampia con ingresso ed uscita sempre scavata dai militari. Questa grotta tende ad accumulare neve in periodo invernale ma soprattutto acqua piovana. Da questa grotta per infiltrazioni in microfratture della roccia l'acqua arriva gocciolando dall'alto nella grotta della madonnina. La presenza di più o meno acqua nel laghetto dipende dalla piovosità. Mia interpretazione, Bruno Raineri, che in più occasioni ho visitato la zona. Luglio 2015
Luglio 2016 Sono sempre Bruno Raineri, e sono qui per segnalare che in occasione di una mia visita alla grotta il 5 luglio 2016, ho trovato la madonnina di Lourdes non più al suo solito posto (in alto in una piccola nicchia), ma adagiata sul fondo del laghetto. Recuperata la statuetta ho riscontrato che non presentava nessuna rottura o un minimo di graffiature a testimonianza che non era caduta ma trascinata dal cumulo di neve che durante l'inverno occlude l'apertura della grotta e che durante la primavera si scioglie lentamente. Il lento abbassarsi della neve ha prima mosso la statuetta che si è adagiata sulla sommità del cumulo di neve, e poi, lentamente, con il progredire dell'abbassamento della neve si è adagiata sul fondo del laghetto.
La statuetta l'ho riposta ai margini del laghetto con una piccola ed improvvisata base di sassi, impossibilitato a sistemarla nella sua posizione originaria. Mi auguro che a nessun visitatore venga la tentazione di portarsela via come ricordo di una piacevole escursione ai Tonde de Cianderou.
Per quanto riguarda l'origine del laghetto ed il suo variare in quantità d'acqua rimando e confermo quanto sopra. brunoraineri46@gmail.com.
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