sabato 13 dicembre 2008

Un alpinista

In autunno se n'è andato a 81 anni l'ingegner Augusto Menardi, noto a Cortina come “Siro del Royal”. Da giovane Menardi non fu Scoiattolo, ma amico e compagno degli Scoiattoli di Cortina. Nella cronaca dolomitica, il suo nome si trova almeno quattro volte, consecutive e legate a un'unica stagione, l'estate 1948. Il 3 settembre infatti, con Luigi “Bibi” Ghedina e Ugo “Suplein” Samaja, Siro salì lo spigolo SE dell'inviolato e oggi dimenticato Campanile Marino Rosada, antistante la parete est della Tofana di Mezzo (150 m, V+). L'8 settembre, la cordata superò la parete S della Torre Silvano Buffa, nel gruppo di Fanes, anch'essa inviolata (200 m, VI). L'11 settembre, con “Bibi” e Lino Lacedelli, Siro compì in otto ore la seconda salita della parete sud del Castello delle Nevere in Civetta, lungo la via aperta da Alfonso Vinci, Paolo Riva e Camillo Giumelli nell'estate del 1936 (900 m di “roccia friabile e talvolta friabilissima per oltre metà della salita”, VI secondo i primi salitori, V+ secondo i ripetitori). Il giorno seguente, infine, con Ugo “Baa” Pompanin, Ugo “Manni” Illing e Lino Lacedelli, Siro Menardi compì la quarta salita dello spigolo sud-ovest della Torre Venezia in Civetta, via Andrich-Faé (300 m, V+). Dopo gli exploit del 1948, Menardi frequentò le montagne ancora per molti anni, coinvolgendo anche figli e amici; ricordo che seguiva con piacere i miei “Appunti di Montagna” sul Notiziario di Cortina e, quando ne parlammo, nei suoi occhi brillò il piacere del ricordo.

lunedì 8 dicembre 2008

Un ricordo alpinistico di tanti anni fa (utile per questo inizio d'inverno nevosissimo ...)

A distanza di tanti anni, quando su riviste e libri di montagna trovo le relazioni di vie che conobbi, mi viene spontaneo chiedermi quale fosse la molla che mi spingeva a scegliere proprio quelle vie per compiere con gli amici le nostre modeste avventure alpine. E’ il caso della Pala Sud Ovest di Misurina nel Gruppo del Cristallo-Popena, uno dei due rilievi più elevati della breve e poco marcata dorsale che scorre sopra il Lago di Misurina, tra la Sella dell'ex Rifugio Popena e il Passo delle Pale. Verso nord-ovest, entrambe le cime incombono sulla Val Popena Alta con pareti alte oltre 250 metri, e riservano alcune vie di difficoltà classiche, che possono rivestire un discreto interesse. L?11 settembre 1986 fu una di queste, lo spigolo nord-ovest della Pala Sud Ovest, la più bassa delle due, che colpì la mia attenzione. Percorso da una via aperta da Sandro Del Torso e Gianfranco Pompei nell’agosto 1938, nella parte bassa lo spigolo offre una salita su roccia non proprio eccelsa, ma piacevole. Posso confermarlo, anche se – delle sei lunghezze che risalgono il pilastro arrotondato che caratterizza lo spigolo - ne ricordo soltanto una di un certo interesse, esposta e con passaggi variegati. Il resto fu abbastanza banale: le tre lunghezze superiori non superano il secondo grado e si svolgono in un largo colatoio poco solido e altrettanto poco godibile, ma a noi piacquero lo stesso, come ci piacque molto l’uscita in vetta e la traversata all’antistante Pala Nord Est. Nonostante sia molto vicina a Misurina, la Pala è una cima solitaria e poco frequentata: ricordo la croce di vetta che trovammo, ottenuta da un segmento d’antenna TV, che chissà chi ebbe la fantasia di portare lassù! Al tempo, a me e ad Andrea che mi seguiva con entusiasmo, la Via Del Torso - Pompei parve discreta: almeno, non ritenemmo di aver sprecato la giornata, pur essendoci trovati su una parete tutt’altro che solida e su una via che non è passata alla storia. Perlomeno, avevamo trascorso la giornata in un angolo solitario, su un percorso che, oltre alla nostra, probabilmente avrà avuto poche altre ripetizioni ma dove, sicuramente, nessuno venne a disturbarci.