Negli anni, alcuni tratti della rete dei sentieri compresi nel Parco Naturale delle Dolomiti d’Ampezzo sono stati variati, vuoi per ragioni di logicità, vuoi per la diminuita sicurezza che garantivano agli escursionisti, vuoi per evitare disturbi alla fauna, che in alcune zone sosta o si riproduce. Uno dei tratti modificati è un’ampia porzione del sentiero non più segnalato, che da Cianpo de Crosc, passando per il Pian de Socroda, collega unisce Ra Stua col sentiero diretto al Rifugio Biella, attraverso la “Madonna della Solitudine” e l’altopiano. Il sentiero, segnato col numero 0, che gli ha conferito il nome, era stato ideato e tracciato per facilitare le salite della Croda Rossa dal Bivacco Fisso Pia Helbig Dall’Oglio (inaugurato il 19/9/1965 sulla soglia del catino della Montejela), e facilitare il collegamento tra il Biella e il Bivacco. Il segmento che si diparte dalla Madonna della Solitudine, e all'altezza della “Crosc del Grisc” s’innesta nella mulattiera lungo la quale da sempre le pecore salgono in Fosses, non è lungo, ma traversa una zona accidentata e pericolosa in caso di maltempo per la ricettività ai fulmini. Per essere obiettivo, non mi dispiace che il sentiero, innumerevoli volte percorso in tanti anni, sia stato “ufficialmente” chiuso, poiché è solitario e affascinante, ma sassoso e scomodo come pochi. Considerato che il Bivacco Dall’Oglio serve come ricovero d’emergenza, ma come base per ascensioni non ha più senso, è un notevole passo avanti avere restituito la magnifica zona dei Crepe de Socroda alla fauna selvatica che da sempre vi regna indisturbata!
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