Ieri, Iside e io abbiamo accolto la primavera salendo ad un rifugio che si potrebbe giudicare "poco escursionistico", poiché si trova al centro di un comprensorio di sci alpino, è molto grande e frequentato, ma a noi piace, perché la camminata per raggiungerlo è gradevole e non troppo lunga, e d'inverno troviamo sempre poca gente che vi sale a piedi. E' il Rifugio Baranci - Haunoldhuette, sopra San Candido. Il Rifugio sorge a 1499 metri d'altezza, in posizione panoramica su un promontorio del versante N della catena che dalla Cima Nove di Dobbiaco si estende fino alla Rocca dei Baranci. Da San Candido in quattro minuti vi si sale in seggiovia, ma noi andiamo sempre a piedi, dalla strada San Candido - Sesto. Ad un certo punto, un bivio a destra indica i Bagni di San Candido. Per una forestale poco ripida (ieri era molto ghiacciata, perché a quella quota la neve si trasforma in fretta e di notte fa ancora freddo) si giunge allo spettrale edificio dei Bagni, stazione termale abbandonata dopo la Grande Guerra. Qui merita una visita la vicina chiesetta di "San Salvatore ai Bagni", del 1594. Sempre per la forestale, si risale la Valle di Sotto, ai piedi della Rocca dei Baranci, per poco più di un chilometro. Ad un cartello su una steccionata, di solito lasciamo la strada per un sentiero nel bosco, pistato anche con la neve, che passa da un grande masso usato come palestra di roccia e in un'ora e qualche minuto dalla partenza porta al Rifugio. Lassù si mangia bene, il servizio è organizzato, veloce e cordiale, d'inverno l'atmosfera è animata da molti bambini ma nonostante tutto, a nostro parere, il luogo invita al relax. D'estate ci siamo passati per salire le soprastanti cime della Piccola Rocca e della Pausa Ganda, due mete escursionistiche molto consigliabili per l'ambiente, il panorama, la soddisfazione che dà la salita. Insomma, non volevamo fare pubblicità al Rifugio Baranci a San Candido, ma alla fine dovremo chiedere ai gestori la percentuale!
Nessun commento:
Posta un commento