Il Corno d’Angolo (m 2430), rocciosa sentinella del sottogruppo del Popena, sovrasta la SR 48 delle Dolomiti all’altezza del Ponte Rudavoi, con un paretone squadrato, dall’aspetto interessante, pur se non granitico. Denominato Corno d'Angolo - Eckhorn già in epoca pionieristica, fu sicuramente salito da pastori e cacciatori dall’alta Val Popena, sul recesso più elevato ed appartato della quale scende con brevi gradoni rocciosi. Notato di sicuro da Eckerth e dalla sua guida Michel Innerkofler nell'ottavo decennio dell’800, durante l'esplorazione dei monti del Cristallo, il Corno d’Angolo assunse un po' di fama con la salita dello spigolo S, compiuta il 20/9/1933 da Comici e Del Torso. La via conta alcune ripetizioni, anche ad opera degli Scoiattoli, ma per la roccia mediocre non è mai entrata nel novero delle ascensioni ricercate delle Dolomiti. Il 5/9/2009 due triestini ne hanno tracciato un'altra quasi parallela, che incrocia la Comici all'altezza del quarto tiro, riportando la cima all'attenzione degli alpinisti. Oggi il Corno, salito spesso anche d'inverno, rientra fra gli obiettivi sci alpinistici più conosciuti della zona del Popena. D’estate rimane una meta per chi cerchi angoli poco noti ma non per questo meno interessanti, colpi d’occhio diversi, passi non consumati e spesso da reinventare.
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