Nel circondario di Pomedes, poco lontano dall'omonimo rifugio ed alla testata del famoso Schuss, il ripido scivolo sul quale si disputano le gare di Coppa del Mondo di sci femminile, sorgono due torrioni. Ben visibili da Cortina e alti forse un centinaio di metri, sono designati ab antiquo con due evocativi toponimi: ra Pegna (la zangola) quello sulla destra orografica del Schuss, ra Bujela (l’ago) quello sulla sinistra, leggermente più modesto. Secondo la storia non risultano saliti, né le fonti informano di vie alpinistiche aperte su di loro. Di sicuro però, in questi anni, qualcuno deve averci messo le mani, anche soltanto per allenamento: se non altro, il proprietario del Rifugio Pomedes Luigi Ghedina (Bibi), Scoiattolo e guida alpina scomparso nell'estate scorsa, che lassù, al cospetto di quelle rocce, è stato di casa per mezzo secolo. Se Bibi ha tracciato nuovi itinerari su quei macigni, però, non l’ha mai detto ad alcuno. Così, eventuali cordate che un giorno puntassero ad iscrivere il proprio nome nel libro d’oro delle Dolomiti, potrebbero magari rivalutare anche quelle pareti: dandovi un’occhiata sommaria, non paiono mingherline né tanto meno miserabili. Pensandoci, mi stupisco di noi, che a quei tempi passavamo spesso lassù, d’inverno con gli sci e d’estate a piedi, e non pensammo mai di andare a ficcare il naso sulla Pegna e sulla Bujela: eppure, l’avvicinamento ai due torrioni è sbrigativo, poiché vi si arriva in seggiovia! Magari m’informerò meglio, e chissà che non venga a sapere che, durante una visita in zona, sui quei due massicci gendarmi che fanno buona guardia al Rifugio Pomedes, si sono avventurati anche alpinisti di grosso calibro!
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