Nelle nostre avventure in montagna sceglievamo spesso lo spigolo sud-est del Sas de Stria, sull'appuntita cima che domina il Passo Falzarego. Lo via sullo spigolo compie proprio oggi 70 anni. Aperta l'1/8/1939 da Luigi Colbertaldo e Lorenzo Pezzotti di Vicenza, segue lo spigolo fino al salto finale, dove s'innesta in un itinerario meno impegnativo di Von Saar (1908), e per esso esce in cima. Sicura per la presenza di numerosi chiodi fissi, la via Colbertaldo è molto frequentata, specialmente nelle mezze stagioni da scuole di roccia e scalatori in allenamento. Per giungere all'attacco bastano venti minuti dalla strada del Passo Valparola, e per scendere si segue la “via normale”, un sentiero senza quasi difficoltà. Dal 1977 (quando lo salii per il mio 19° compleanno) al 1993, ho scalato lo spigolo almeno una dozzian di volte, con gioia e assaporando una classica delle Dolomiti, che offre situazioni diverse su roccia compatta in un ambiente superbo. Nel 1987, colto da un malore misterioso, feci un volo lungo la via che avrebbe potuto avere gravi conseguenze, e invece mi costò solo un grosso livido e un paio di pantaloni da buttare. Nel 1993 vi condussi un amico che penso non avesse mai arrampicato. Giunti in vetta, ero convinto che - vista la bella giornata e la salita rilassata - l'amico fosse contento, e mi aspettavo un apprezzamento sulla via che avevo voluto fargli conoscere. Con aria di sufficienza, invece, brontolò che una scalata con cui si raggiunge una cima dove la massa sale a piedi spesso in scarpe da tennis, spesso pranza schiamazzando e magari si lascia dietro rifiuti, per lui non aveva gran senso. Forse anche un po’ rattristato da questa risposta, da allora non ho più salito lo spigolo del Sas de Stria!
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