40 km a nord di Cortina c'è una chiesetta; se non è la più alta del Sudtirolo, è posta comunque molto in alto, e merita una visita da chi ama camminare in luoghi silenziosi. È San Silvestro in Monte, a 1912 m d'altezza sulle pendici dello Strickberg, fra Dobbiaco e San Candido. L'ubicazione di questo santuario lungo la boscosa Val San Silvestro, che da Dobbiaco sale al crinale di confine, è stata riconosciuta dagli archeologi come un bastione preistorico. Non è escluso che la chiesa possa essere stata costruita su un luogo sacrificale di pastori pretedeschi. San Silvestro in Monte sorse intorno al 1150; ampliata nel 1440, fu riconsacrata nel 1441 e dotata di indulgenze nel 1455 dal cardinal Cusano. La costruzione, con il campaniletto a lato della facciata, è pittorescamente aggrappata ad un erto colle boscoso, e si raggiunge in mezz'ora da Malga San Silvestro, posta a 1820 m nel centro di un vasto alpeggio, alla quale si sale a sua volta dal parcheggio 4 km a nord di Dobbiaco con una piacevole camminata di un'ora e mezzo. La tecnica costruttiva protoromanica è conservata in questa chiesetta con esemplare purezza. Il ciclo pittorico di scuola brissinese - forse del "Meister von Klerant" – fu dipinto nel 1450-1460. Sull'intradosso dell'arco del coro appaiono i Santi Pietro e Paolo, Ingenuino e Alboino, mentre sull'estradosso alcuni angeli reggono il sudario: l'abside è ricoperta di interessanti affreschi. Nel 1786 Giuseppe II fece sconsacrare San Silvestro, poi abbandonata per oltre un secolo. Nel 1898 fu ripristinata ed il pittore Alfons Siber di Hall, non solo restaurò gli affreschi ma li completò magistralmente, tanto che nei restauri del 1986 spesso non si è potuto distinguere quanto apparteneva allo strato pittorico originario e quanto invece fu dipinto da Siber. Nel 2003 la chiesetta è stata nuovamente restaurata ed ora può essere meta di una rilassante camminata nei boschi della Valle: l'ambiente è poco frequentato, rilassante, meditativo.
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