Se qualcuno pensa che a Cortina, in alta stagione, non si trovi un angoletto tranquillo, ... forse non conosce Cortina. Smentisco, infatti, tale idea, anche per quanto concerne le prossimità del paese. “Via dalla pazza folla” (detto senza voler vilipendere la folla), solo muovendo qualche passetto in più dei soliti quattro, si potrebbero scoprire anche in pieno agosto luoghi nascosti, valichi solitari, vette deserte, boschi silenziosi dove l’unica compagnia è quella di se stessi. Un esempio sperimentato spesso: la Cima NE di Marcoira, nel gruppo del Sorapis (con l'accento sulla i!), bella montagna che sorveglia il Passo Tre Croci, non molto conosciuta. La cima ha cominciato a ricevere qualche visita in più negli ultimi dieci anni grazie all’articolo pubblicato dal sottoscritto sulla Rivista Cortina. Nonostante Forcella Marcoira e la vicina Forcella del Ciadin, trovandosi sulla via di collegamento del Passo Tre Croci con i rifugi di Faloria e l'affollatissimo Lago del Sorapis, siano molto battute, la Cima, che verso le forcelle suddette espone ripidi e fioriti pendii d’erba, resta sola e indisturbata. Nota agli alpinisti classici per alcune vie aperte lassù negli anni ’30-'40 e poi abbandonate, è tornata ad essere il regno del vento: su tracce di pecore e ungulati, partendo dalla forcella sottostante si può salire in vetta senza grosse difficoltà. Se già nel luminoso bosco di Tardeiba, man mano che ci si avvicina alle rocce, è palpabile una solitudine ovattata, sulla Cima di Marcoira ci si sentirà lontani “anni-luce” dal consorzio umano: e per una giornata, soprattutto intorno a Ferragosto, potrebbe essere un’esperienza da provare!
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