Dal 17 al 20 giugno, in occasione dell'81° incontro del Gruppo Italiano Scrittori di Montagna, al quale mi onoro di appartenere dal 2004, mi è stato possibile visitare Macugnaga. Il paese della Val Anzasca è noto per la sua strategica posizione ai piedi della parete E del Monte Rosa, la più alta ed himalayana delle Alpi (2,5 km circa...). Durante il soggiorno, con la competente e appassionata guida del glaciologo Claudio Smiraglia siamo saliti all'Alpe Pedriola, quasi alla base della parete, dove sorge dal 1925 l'ospitale Rifugio Zamboni-Zappa. Il tempo ci ha riservato una miracolosa finestra d'azzurro e di sole, permettendoci di godere, soprattutto dalla Cappella Pisati, un'ampia visuale sui 4000 del gruppo del Rosa e sul tormentato Ghiacciaio del Belvedere. Il giorno dopo, con l'intenzione di dare un'occhiata alla confinante valle svizzera di Saas, siamo saliti in funivia al Passo del Moro e lungo il nevaio ancora sciabile abbiamo raggiunto la soprastante Madonna degli Alpinisti. La fitta nebbia e il nevischio sferzante hanno impedito ogni sguardo, sia verso la Svizzera sia verso l'Italia, consentendoci comunque una simpatica escursione in compagnia, con la visita al grazioso rifugio Oberto-Maroli, appollaiato a 2800 m sotto il Monte Moro. Pur se devo confessare che, da viziato dolomitista, preferisco le mie montagne, ammetto che il versante macugnaghese del Rosa mi lascia un ricordo di enormi spazi, distese nevose e seracchi di ghiaccio, implacabili morene, boschi fitti, cascate grandi e piccole ed animali: davvero emozionante!
Nessun commento:
Posta un commento