Dal 30 settembre 1989 ad oggi, ho calcato una decina di volte la vetta della Piccola Croda Rossa, montagna non difficile, che fronteggia ad O l’altera sorella maggiore e si apre con pregiati scorci verso Fanes, Sennes e Braies. In tutte le uscite ho sempre seguito lo stesso percorso: dal laghetto quasi prosciugato di Remeda Rossa, per evitare il lungo giro verso Forcella Cocodain, si può salire direttamente per dossi erbosi e sassosi fino in cresta, uscendo sulla cupola della Remeda Rossa. In discesa invece, i può seguire la sfasciata, non propriamente agevole ma interessante dorsale delle Jeralbes, lungo la quale si arriva alla Crosc del Grisc, poco sotto il laghetto accanto al quale si è passati in salita. Per visitare la cima ci sono anche altre due opportunità, utilizzabili in entrambi i sensi di marcia, ma solo da chi ha l'occhio attento e le suole buone. La prima segue il canale incavato tra la Remeda Rossa e la Croda, che s’imbocca sempre dal lago. Il canale, noto ai cacciatori, non oppone grandi problemi, e da ultimo lo si sale sul lato sinistro orografico fino alla Sella della Remeda” (informazioni di Mara e Ivano). La seconda, più nota e percorsa spesso in discesa perché rapida, si stacca dalla cresta delle Jeralbes e mediante un franoso canale pieno di tracce d’ungulati, consente di giungere in Val Montejela donde, in breve, all'ex Bivacco Dall’Oglio (informazioni di Stefano). Le due possibilità sono note a pochi, e permettono di ravvivare un itinerario pregevole, ma tutto sommato palloso, data la enorme distesa di pietrame e detriti che si deve rimontare per giungere in vetta. Oltretutto, da qualsiasi parte si affrontino, sui declivi della Piccola è usuale sorprendere qualche camoscio o stambecco, che lassù hanno uno dei loro habitat preferiti e si possono (potevano) fotografare abbastanza agevolmente. Per farlo, però, occorrono prontezza, silenzio e molto rispetto!
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