Nell'arco di quest'ultimo mese sono venuti a mancare due regolieri, che hanno portato molto allo studio della parlata ampezzana: Ivo Majoni e Silvio Menardi. Ivo, classe 1917, per anni impiegato presso i Musei delle Regole, è stato uno dei volontari impegnati nella compilazione del Vocabolario Italiano-Ampezzano, uscito nell'autunno 1997 grazie al fondamentale contributo della Cassa Rurale ed Artigiana. Silvio, classe 1927, direttore della SCIA e poi funzionario della Cassa Rurale, partecipò a entrambi i comitati, quello che redasse il Vocabolario Ampezzano e quello che undici anni dopo portò a termine il Vocabolario Talian-Anpezan, del quale fu Responsabile delegato. Nel ritratto in seconda pagina di quest'ultimo, ponderoso volume, siamo tutti in posa nelle sale del Museo Etnografico. Dico “siamo”, perché ebbi anch'io l'onore di partecipare, nell'ultimo quinquennio, a quel comitato, continuando poi a lavorare con il terzo gruppo, che compilò la nuova grammatica, uscita nel 2003. A me, ma penso anche agli altri, tornano spesso davanti agli occhi alcuni flash delle numerose serate passate in Ciasa de ra Regoles a esaminare le schede dattiloscritte del vocabolario. E allora rivedo tutta la squadra unita: Liota, Ivo, Tesele, Angelo, Silvio, Rosa, Luciano, Egidio, Elisabetta, Rita, il sottoscritto. Ero il “bambino” del gruppo, tra me e Liota c'erano cinquant'anni di differenza, eppure si stava bene insieme, si lavorava di buona lena, talvolta discutendo sanguignamente, ma facendo anche tante risate, e in conclusione pare che sia uscito un buon lavoro. Mi auguro che i tre volumi sull'idioma ampezzano realizzati in in quarto di secolo dai comitati nominati dalle Regole, compaiano ancora nelle librerie di regolieri e non, e vengano consultati e usati. Il materiale che i comitati hanno recuperato, discusso e fissato per iscritto in anni di lavoro (per il Vocabolario Ampezzano ce ne volle una dozzina, “solo” dieci per quello Italiano-Ampezzano, quattro per la Grammatica) resterà consolidato, vorrei dire, nei secoli. Forse in futuro nessuno in Ampezzo metterà più mano a lavori di tale portata , se non per aggiornare quanto già fatto. Per questo, penso che anche a Ivo e a Silvio, che per anni - ogni lunedì sera, anche se pioveva o tirava vento – vennero “a Vocabolario” e lavorarono con passione al recupero di un universo di sapere che giorno dopo giorno rischia d'impoverirsi e sparire, si possa dire il meritato grazie.
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