Dino Buzzati tornerà sulle Dolomiti, le montagne che ha amato fino alla morte, avvenuta nel gennaio 1972. La promulgazione di nuove norme regionali in materia funeraria, fra le quali la possibilità di disperdere in natura le ceneri cremate, lascia intendere che si potrà accontentare il desiderio del grande scrittore bellunese. Almerina Buzzati ha espresso il suo apprezzamento per la nuova legge veneta. «La nostra famiglia aspettava solo che il Veneto si dotasse di una legge per disperdere le ceneri sulla Croda da Lago, sulle montagne sopra Cortina». Otto anni fa le ceneri di Buzzati furono esumate e trasferite dalla cappella di famiglia a San Pellegrino di Belluno, in un luogo lombardo che la vedova non ha mai comunicato. Per i tempi della dispersione delle ceneri, Almerina non ha dato indicazioni: potrebbe essere l'estate del 2010 o del 2011, ma ha sottolineato che lo farà sapere «a cerimonia avvenuta». Il sogno di Dino potrà finalmente divenire realtà.
A parte il doveroso e deferente omaggio ad uno dei maggiori scrittori italiani, non è che il disperdere le ceneri sulle montagne diventerà una moda, un nuovo elemento chic, kitsch o per VIP? Non si porrà in contrasto con la morale cattolica, che nonostante la laicizzazione del mondo ancora resiste in tanti di noi? E' vero che le prime piogge laveranno le rocce e le ceneri su di esse depositate (che magari finiranno nel verde Lago di Federa), ma a chi piacerà scalare la Croda da Lago tastando ceneri? E poi, chi porterà sulle vette le ceneri per disperderle?
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