Credo che sia uno dei luoghi più preservati della conca d'Ampezzo, e mi auguro che tale possa rimanere ancora a lungo: è la Forcella Camin. Larga insellatura erbosa e ghiaiosa nel gruppo della Croda Rossa, pone in comunicazione le Ruoibes de Inze, Val de Mez per i vicini marebbani, col Valun de Rudo, che da San Vigilio sale verso l'Alpe di Fanes. Conosciuta dagli scialpinisti per la traversata di cui può essere oggetto, purtroppo pochi anni fa ha mietuto due giovani vittime, Claudia e Antonio, travolti senza scampo da una valanga. Chi scrive conosce la Forcella solo d'estate, per esservi salito una volta e sceso un'altra volta, lungo le tracce di sentiero che percorrono le Ruoibes de Inze. Questo selvaggio vallone prende avvio dalla Forcella e scende racchiuso fra le Crode Camin e le Lavinores a nord e il Col Bechei e la Croda d'Antruiles a sud: un magnifico ambiente dolomitico! La sezione superiore del vallone, ghiaiosa e sassosa, è quella che le carte IGM denominano “Valle di mezzo”; le parti mediana e inferiore sono coperte di alberi ma frequentemente soggette a franamenti, per cui il sentiero che risale la valle, nel primo tratto una pista forestale, non è definito né segnato. Nel 1976, giunti faticosamente a Forcella Camin da Antruiles, non volemmo scendere il vastissimo e arido ghiaione che sull'altro versante scollina verso il Lé Piciodel, e così continuammo per un altro ghiaione, breve ma ripidissimo e instabile, uscendo a Forcella Valun Gran e da qui scendendo, fra ghiaie, lastre e sassi instabili, a Fodara Vedla.
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