Sottoscrivendo in pieno la protesta di Luca Visentini sul forum di Planetmountain, auspico che si cominci a ragionare seriamente, nelle sedi e con le persone competenti, per contenere la mania dilagante di verniciare le Alpi intere con l'intento di "agevolare" turisti, alpinisti, free climber, torrentisti, cascatisti, ciclisti, cacciatori, recuperanti e tutti coloro che frequentano le crode. Per quanto riguarda Cortina, nota palestra e cassa di risonanza di tutti gli esperimenti cultural-mondani possibili, è ora di prendere posizione anche qui. Dato che è impossibile piazzare "vigilantes" sulle montagne e sui sentieri, spero che si studi qualcosa che riesca a scoraggiare i dilaganti colonizzatori di vie normali e sentieri, che s'investono della missione di facilitare le montagne seminando dovunque bolli e frecce multicolori. A mio giudizio, dà meno fastidio vedere una croce su una vetta raggiunta con fatica, o trovare una scatola di plastica con un libro per le firme, piuttosto che salire una facile via normale come quella della Croda de r'Ancona, dove da due anni - dai Ciadis alla vetta - accompagna il salitore una teoria infinita e superflua di palline rosse. Spero di non rimanere l'unico, o uno dei pochi, a condannare questo fenomeno, che se non contenuto rovinerà irreparabilmente tantissimi begli angoli delle nostre montagne.
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