Dal Rifugio Mario Premuda in Val Rosandra (70 m.), il più basso d’Italia, ho salito varie volte il Cippo Comici. Quotato 232 m., e quindi una "montagna" bassa, ma proprio bassa, il Cippo è un rilievo roccioso proprio nel mezzo della valle carsica che si apre alle porte di Trieste. La Valle è nota ai rocciatori per le vie che offre e agli escursionisti per le belle passeggiate. Dedicato a Emilio Comici, il Cippo sorge a picco sulla valle ed è piuttosto frequentato. Dal rifugio, posto sulla riva del torrente Rosandra e che si raggiunge da Trieste attraverso Bagnoli con una breve camminata, si segue il sentiero a sinistra del torrente, che passa per i resti dell’acquedotto romano (500 d.C.). Il sentiero continua verso il centro della valle e, fiancheggiando l'acqua, sale ad un bivio. A destra si va a Santa Maria in Siariis, una chiesetta testimoniata già nel 1300. Il sentiero sale ripido su detriti alla cresta del "Crinale" per passare, una volta superatala, nella valletta tra il "Crinale" e il Monte Carso. In breve, con qualche facile passo su roccia, si esce sull’aereo promontorio del Cippo. Da qui si può scendere in mezz’ora a Botazzo, minuscolo villaggio noto per l’osteria, oggi purtroppo chiusa. Per tornare al rifugio, si segue il sentiero che dal Cippo scende lungo le pareti del "Crinale". Attraverso fitti cespugli, si va ad incrociare il sentiero che lungo il Rosandra riporta al rifugio. Meta panoramica, dal Cippo si ammira l´intera Val Rosandra, un canyon alpino a poca distanza dal mare, ricco di sentieri e di vie di roccia. Siamo stati sul Cippo il 24 aprile 2006; vi mancavo da vent'anni esatti e ho ritrovato in mezzo alle rocce ed agli arbusti di quell’angolo di Carso le sensazioni di quando vi salivo da studente nelle domeniche di primavera, alternando agevolmente il mare alla montagna
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