L’Aial, piccolo lago fra gli abeti, e l’adiacente, confortevole rifugio, meta preferita di turisti pigri; una lunga salita nel fitto bosco di Janberta e un panorama sulla valle sottostante di sorprendente bellezza, caratterizzano l’ascensione di mezza giornata sul Beco d’Aial (m. 1880), la cima rocciosa più bassa d'Ampezzo. L'avvicinamento alla base del monolito lungo il sentiero CAI 431, a tratti ripido ma ombreggiato, richiede poco più di un’ora dalla partenza, situata sulla strada tra Cortina e Pocol. Nell'ultima parte dell'originale “via comune”, un sentierino che serpeggia in mezzo agli alberi ed a singolari guglie rocciose, occorre prudenza, a causa di uno stretto ed esposto passaggio su cengia, non attrezzato. L'escursione si potrebbe facilmente allungare, salendo in circa tre quarti d'ora al Lago di Federa e al Rifugio Croda da Lago-Palmieri, ma prima vale la pena sostare un po' sulla piatta sommità del Beco, dove occhieggiano ancora i ruderi di una postazione antiaerea, e dove si gode di una visuale su Cortina e le sue montagne veramente grandiosa.
Nessun commento:
Posta un commento