L’11 dicembre, dopo breve malattia, è mancata ad Albuquerque, nello stato del Nuovo Messico, Emma Franceschi de Cuto de Elena. Nota in gioventù col nomignolo di Ghèba poiché amava fumare, Emma ha spazio nella storia alpinistica locale in quanto, all’inizio degli anni ’40, fu la prima ragazza ammessa alla Società Rocciatori Sciatori Scoiattolo, oggi Gruppo Scoiattoli di Cortina, e mantenne il primato per mezzo secolo, fino all’entrata nel gruppo di Iaia Walpoth e Nadia Lustra. Classe 1920, l’ampezzana apparteneva alla grande famiglia di Francesco, insegnante alla Regia Scuola Industriale. Terminate le scuole elementari a Cortina, continuò gli studi a Rovereto, dove il padre si era trasferito. Ritornata in Ampezzo, costituì con Alo, Bibi, Boni, Vecio, Zesta ed altri il celebre gruppo di scalatori, che fra non molto festeggerà i 70 anni dalla fondazione e continua ad esplorare con entusiasmo le montagne di tutto il mondo. La stagione sportiva di Emma fu breve, e non annovera ascensioni importanti o prime salite. Sul finire della Seconda Guerra Mondiale, infatti, conobbe un ufficiale dell’U.S. Army di stanza a Cortina, e con lui emigrò negli Stati Uniti, dove lo sposò e gli diede cinque figli. Stabilitasi a Missoula, tornava spesso e volentieri in Italia per rivedere i parenti, a Cortina e Brembate, dove risiedeva la sorella Clelia - autrice di moltissime poesie in ampezzano -, scomparsa quest’estate quasi centenaria. Chi scrive non ha conosciuto Ghèba, ma è sicuro che non ha mai scordato la valle d’Ampezzo, le pallide Dolomiti, la sua gente.
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