mercoledì 13 agosto 2008

In montagna d'agosto: il cartello di Roberto Belli

«Signori dei funghi, chiedo un po' più di rispetto per la proprietà privata». E’ l'invito che l’amico sanvitese Roberto Belli Codan ha rivolto in modo visibile, con un cartello, a tutti coloro che sui prati e nei boschi delle nostre montagne entrano, calpestano, frugano creando vere e proprie corsie, dove tutto o quasi viene distrutto. Ai bordi di un terreno di sua proprietà non recintato, a Tiera de Sora in quel di Borca, nei giorni scorsi Roberto ha piazzato un cartello, che oltre alle classiche e ormai ignorate prescrizioni ("proprietà privata", "divieto d’accesso"), richiama un'altra questione: «Su questo terreno Madre Natura ha impiegato millenni per creare un ecosistema perfetto, adatto alla crescita dei funghi, delle zolle, delle specie rare di fiori, fragole e lamponi. Il proprietario, che potreste incontrare contravvenendo a questo divieto, gradirebbe non venissero calpestati o raccolti» L'invito, ovviamente, è indirizzato sia ai turisti sia ai residenti, e riguarda l'"assalto" indiscriminato ai frutti della natura, ma in particolare ai funghi. «Qualcuno - dice Roberto - dovrebbe spiegarmi perché la tassa sulla raccolta va solo a vantaggio dei Comuni e della Regione, anziché dei legittimi proprietari dei terreni». C'è poi la questione della sporcizia che lascia chi usa le aree private per pic-nic, giochi e altro. «Per questioni d’estetica e di rispetto, spesso devo raccoglierla io e portarla a valle», ha raccontato Roberto, deluso che le campagne avviate per l'utilizzo corretto dell'ecosistema montano siano spesso impunemente ignorate. «Tanto da costringermi a ricorrere ad un vistoso cartello e alla stampa, per ricordare che la tutela dell'ambiente la garantiamo soprattutto noi proprietari, regolieri e non, con fatica, dispendio di mezzi e di denaro».

(dal "Gazzettino" – edizione di Belluno, 13.8.2008, articolo di Bortolo De Vido. che ringrazio!)

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