giovedì 18 novembre 2010

Una chiesetta ad alta quota, che merita più attenzione

Sul Passo Tre Croci (localmente Son Śuogo, 1805 m), valico che collega la valle del Boite con quella dell’Ansiei, all’inizio dell’ex strada militare diretta verso Forcella del Ciadìn sorge una chiesetta, che non è dedicata ad alcun santo particolare.
Vicino ad essa, tre croci di legno allineate ricordano la storia della povera madre morta assiderata lassù oltre due secoli fa con i due figlioletti, mentre tentava di scendere da Auronzo a Cortina in cerca di cibo.
La chiesa ha poco più di cent'anni: volle costruirla, infatti, nel 1906 Giuseppe Menardi “Tre Crójes” (1854-1938), proprietario del grande albergo sul valico. Il millesimo MCMV, collocato sopra la porta d’entrata, la farebbe però retrodatare al 1905.
L’edificio è chiaro, semplice e disadorno, e si articola in un vano unico con il presbiterio rialzato. Non offre particolari degni di nota, né sotto l'aspetto costruttivo né delle opere d'arte. L’altare ligneo, prodotto di buona fattura risalente al XIX secolo, fu tolto dalla chiesa della B.V. della Salute di Cadin per essere posto lassù in occasione dell’Anno Santo 1950.
Seconda in Ampezzo per quota dopo quella sul Passo Falzarego, la chiesetta di Tre Croci rientra nel perimetro del vicino Hotel, prima multiproprietà di Cortina e in ristrutturazione da lunghi anni: è aperta e non è granché curata. Di sicuro meriterebbe qualche attenzione, magari arricchendola col ricordo degli alpinisti ed escursionisti caduti dalle prospicienti vette del Cristallo fin dalla nascita dell'alpinismo, da Michl Innerkofler (+ 1888) ad oggi.

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