lunedì 15 novembre 2010

Non sarà famosa, ma è una gran bella montagna davvero!

Diciannove anni fa, l’11 agosto, giunsi con un amico su una sommità del tutto “fuori del coro”: la Cima Scotèr, nella porzione sanvitese del gruppo delle Marmarole, ben visibile dalla piazza centrale di San Vito ma incredibilmente ignorata. Buon pretesto per salirla fu la relazione pubblicata da Luca Visentini in “Antelao Sorapiss Marmarole” del 1986, dove comparivano queste allettanti note: “È cima tra le più belle di questa regione. Irragionevolmente dimenticata e trascurata. Notata, indicata sulle carte, ma sprofondata nel segreto di quei pochi – 10 salite dal 1940 al 1985!- che hanno potuto ammirare, calcando la sua vetta, l’immagine più diretta ed ideale dell’Antelao …” Nell’anno in cui salii in vetta, consultando il libretto apprendemmo di essere i secondi: dopo di noi non so, ma penso che ben poche persone tocchino ogni estate la solitaria vetta di questa grande montagna, superando i circa 100 m di dislivello che la staccano dal temuto Passo del Camoscio, con difficoltà di I-I+ su roccette non troppo difficili, ma piuttosto friabili ed esposte. La prima ascensione della Cima Scoter si deve ad Ernestine e Otto Lecher e C. Reissig con quattro guide ampezzane della seconda generazione, Giovanni Barbaria, Arcangelo Dibona, Pietro Dimai e Arcangelo Siorpaes, il 25/8/1900. Una curiosità: qualche anno fa, nei libretti di Giovanni Battista Del Favero "Tita Valier" (1878-1952), guida alpina di San Vito in esercizio dal 1910 al 1937, trovai le note di quattro salite con clienti sulla prospiciente, e più impegnativa Cima Bel Pra, ma in 27 anni nessuna su quest’altra montagna, che pure impone sul paese cadorino una sagoma massiccia e altissima. Con alcuni altri amici, partimmo per rifare la Scotèr intorno al 1997. Un incidente ad una del gruppo interruppe la salita, e oggi mi piace sempre guardare la Cima da San Vito, specie nella luce del tramonto, dopo un temporale o d'inverno. Non sarà famosa né ambita, ma è una gran bella montagna, davvero!

1 commento:

Roberto ha detto...

Sulla Cima Scottèr ci sono salito il 15 agosto 1988, al termine di una bella traversata di una parte delle Marmarole, effettuata con due cari amic. Da Palus San Marco, al bivacco Musatti, bivacco Voltolina, Pian dello Scotter, Passo del Camoscio. Nel libretto di vetta pochissime firme, l’ultima di due anni prima. Proprio una montagna per pochi intimi. Spero tanto che rimanga tale.