giovedì 11 marzo 2010

Vagabondando intorno alla Piccola Croda Rossa

Dal 30 settembre 1989 ad oggi, ho calcato una decina di volte la vetta della Piccola Croda Rossa, montagna non difficile, che fronteggia ad O l’altera sorella maggiore e si apre con pregiati scorci verso Fanes, Sennes e Braies. In tutte le uscite ho sempre seguito lo stesso percorso: dal laghetto quasi prosciugato di Remeda Rossa, per evitare il lungo giro verso Forcella Cocodain, si può salire direttamente per dossi erbosi e sassosi fino in cresta, uscendo sulla cupola della Remeda Rossa. In discesa invece, i può seguire la sfasciata, non propriamente agevole ma interessante dorsale delle Jeralbes, lungo la quale si arriva alla Crosc del Grisc, poco sotto il laghetto accanto al quale si è passati in salita. Per visitare la cima ci sono anche altre due opportunità, utilizzabili in entrambi i sensi di marcia, ma solo da chi ha l'occhio attento e le suole buone. La prima segue il canale incavato tra la Remeda Rossa e la Croda, che s’imbocca sempre dal lago. Il canale, noto ai cacciatori, non oppone grandi problemi, e da ultimo lo si sale sul lato sinistro orografico fino alla Sella della Remeda” (informazioni di Mara e Ivano). La seconda, più nota e percorsa spesso in discesa perché rapida, si stacca dalla cresta delle Jeralbes e mediante un franoso canale pieno di tracce d’ungulati, consente di giungere in Val Montejela donde, in breve, all'ex Bivacco Dall’Oglio (informazioni di Stefano). Le due possibilità sono note a pochi, e permettono di ravvivare un itinerario pregevole, ma tutto sommato palloso, data la enorme distesa di pietrame e detriti che si deve rimontare per giungere in vetta. Oltretutto, da qualsiasi parte si affrontino, sui declivi della Piccola è usuale sorprendere qualche camoscio o stambecco, che lassù hanno uno dei loro habitat preferiti e si possono (potevano) fotografare abbastanza agevolmente. Per farlo, però, occorrono prontezza, silenzio e molto rispetto!

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