lunedì 8 marzo 2010

Bovero, da solo. Appunti di una domenica d'autunno

23 ottobre 1983, domenica. Venerdì ho superato, bene, l’esame di Diritto Amministrativo e sono tornato subito a casa per celebrare meritatamente l’avvenimento. Una settimana fa, per fugare il pensiero dell’esame imminente, sono stato da solo sull’arcinota Ferrata Strobel della Punta Fiames: oggi voglio tornare in zona per la “Bovero” del Col Rosà. Rigorosamente da solo, per necessità ma anche perché talvolta è pure meglio. Zaino leggero e tuta, in autobus sino a La Vera, a piedi a Fiames: m’inoltro nel bosco di Pian de ra Spines e in breve - per il comodo, un po’ tenebroso sentiero di Val Fiorenza - sono in Posporcora. L’aria è quella limpidissima e frizzante di un mattino d’autunno: non fa freddo e il silenzio è quasi assordante. Salgo l’erta che conduce alle prime funi metalliche, e ai piedi delle rocce trovo tre vicentini, tra cui una ragazza. Scambio con loro due parole, ma ho quasi premura, la cima mi attende. Un bel tratto in libera, e soltanto sulla nota “traversata” aggancio il moschettone: mi gusto la massima esposizione di quei 5 metri ben attrezzati, in breve sono fuori e continuo quasi col fiatone fino al ballatoio sotto la cima. Traverso le ghiaie, supero gli ultimi scalini metallici e sono in vetta, mentre le campane suonano mezzodì. Non c’è anima viva: una leggera brezza fresca, un sole smunto, un gracchio che già pregusta la colazione e io. E’ la giornata in cui forse sto apprezzando di più il silenzio di una delle mie cime: cerco d’immagazzinare più che posso il panorama, l’emozione di essere lassù, dominare quella vetta e stare bene, in equilibrio e in armonia con me stesso e la natura. Sulle tiepide pietre sommitali, esposte sul ciglio della parete che guarda Fiames, riesco persino a schiacciare un pisolino. Non vorrei più scendere, ed almanacco sull’idea balzana di starmene lassù da anacoreta, vivendo di alberi, di animali, di sole e di vento. All’improvviso, un refolo più crudo mi risveglia da quella quiete: a casa mi attende il primo volume del “Liebman”, il manuale di Procedura Civile!

Nessun commento: