domenica 12 aprile 2009

Dove si può provare la gioia di stare sulla punta di un ago ... senza pungersi?

1991: con gli amici, salgo per la prima volta una cima ampezzana che mi regala suggestioni molto diverse dal solito: la Bujèla (ovvero l'ago) de Padeon, nel Pomagagnon. E’ una caratteristica cupola, visibile dalla strada d’Alemagna nei pressi di Ospitale che fino al 1985 aveva (pochissimo) interesse alpinistico per la semisconosciuta via normale. Il 28 luglio di quell’anno, gli Scoiattoli Paolo Bellodis e Massimo Da Pozzo tracciarono la difficile via “Gipsy” sulla placca – residuo di un antico franamento – che guarda la Val Pomagagnon, via che ebbe un certo successo. La Bujèla era stata conquistata dagli autriaci Von Glanvell e Von Saar il 28 luglio 1900, lungo la “cengia a spirale” che contorna la guglia con una certa regolarità. Due giorni dopo, l'amico Domenigg salì in vetta per un “alto e liscio camino” che incrocia la via originaria e riserva qualche difficoltà in più. La via Von Glanvell, percorsa abbastanza di rado e che Visentini nel suo libro sul Cristallo-Pomagagnon giudica una delle più godibili vie normali della zona, può essere stimata di I grado superiore. Non è una passeggiata, ma neppure una scalata: nel salirla, s’incontrano mughi, detriti, roccette, un tratto roccioso compatto e quasi verticale, e in fin dei conti - per conseguire una comoda sommità piatta ed erbosa – è necessario un discreto impegno. Dopo il primo approccio, vi sono tornato nel tardissimo autunno 1992, trovando la salita ghiacciata e molto poco gradevole, e nel 1995: in seguito, non ho più salito la Bujèla (ma come dice qualcuno, “le montagne sono sempre là”). E' un luogo al quale, prima che altre frane sconvolgano la “cengia a spirale” e impediscano un accesso tutto sommato non complicatissimo e molto godibile, gli appassionati della wilderness montana potrebbero fare una visita. Volete mettere la soddisfazione di stare sulla punta di un ago e non pungersi?

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