domenica 26 aprile 2009

Carlo, Ernesto, Ivo, Luciano e la Lusy. Frammenti di una lontana domenica di primavera.

Ho già scritto altrove della mia prima arrampicata, che ebbe per teatro la via normale del Becco di Mezzodì, il 14 luglio 1975. Forse non ho mai scritto nulla, invece, della seconda, che fu anche la prima effettiva in cordata, la via normale della Torre Lusy sulle celeberrime Cinque Torri. Me ne sono accorto per caso soltanto recentemente: in quella ascensione ricorse per quattro volte il numero quattro. Era il 4 di aprile, eravamo in quattro, il nostro inseparabile “Berti” classifica (a mio parere un po’ abbondando) la salita di IV grado. Io con Ivo, e Luciano con Carlo, dopo essere giunti con mezzi di fortuna a Bai de Dones ed aver risalito la pista di sci ancora innevata (la seggiovia era chiusa, e comunque non avremmo avuto i soldi per i biglietti), con l’assistenza al “campo base” di Giacomo, che era ancora piccolo per progetti di roccia, scalammo insieme i centoventicinque metri della Torre, che in seguito avrei ripercorso ancora tante volte. Finita questa, incasinatici in discesa con le due corde che avevamo, mentre Ivo e Carlo – più fegatosi di noi - affrontavano con baldanza la vicina parete N della Torre del Barancio (quella sì di IV e anche IV+, per salire la quale attesi fino al 1979), Luciano e io ci cimentammo sulle vie normali delle torri Quarta Bassa e Inglese. Scesi da quest’ultima, gli altri due amici erano ancora appesi in parete e il pomeriggio avanzava veloce: che cosa potevamo fare, per evitare il buio? Niente! Accoccolati sui massi sgombri dalla neve sotto le pareti nord, aspettammo nervosi finché rimisero piede sulla terraferma e poi giù di corsa sulla neve fradicia, fino a Bai de Dones. Là ci aspettava il papà di Luciano, che prima appioppò un sonoro manrovescio al figlio, poi ammonì severamente anche noi tre, ed infine ci riportò tutti quanti a Cortina. Il tutto succedeva trentatrè anni orsono.

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