“La montagna perde quattro eroi”. Sembra un titolo retorico dei tempi andati, ma sicuramente può funzionare anche oggi. Perché in pochi giorni ci hanno lasciato quattro celebri alpinisti: Bruno Detassis, il “grande vecchio”, custode per oltre settant’anni delle crode del Brenta; Valerio Quinz, guida di Misurina che poco più che ragazzo vinse lo Spigolo Giallo in Lavaredo da solo; e ancora, il cadorino Natale Menegus, alpinista fortissimo che fu fra i protagonisti della prima invernale della Solleder sulla N.O. della Civetta. E adesso li ha raggiunti anche Ignazio Piussi, friulano che sulle sconosciute e severe pareti di casa, ma anche in Dolomiti, fece grandi cose (oltre a vie nuove di alto livello, la seconda salita della Lacedelli sulla Scotoni - ritenuta al tempo la via più dura delle Alpi Orientali -, a vent'anni), guidò i quattro che in una settimana di marzo superarono la citata Solleder, fu in Antartide e ha chiuso la sua parabola con un libro e un film, “Ladro di montagne” di Nereo Zeper. Bruno-Valerio-Natale-Ignazio: una lunga cordata, che ha scritto pagine indimenticabili nel libro d'oro dell’alpinismo, e magari ora aprirà insieme qualche bella ”Direttissima” fra le nuvole.
Nessun commento:
Posta un commento