mercoledì 4 febbraio 2009

Non è tempo di salire montagne, ma quest'estate si potrebbe pensarci ...

Chi sa dove si trovi il Col Siro? Pochi, presumo: per cui, lasciate che ve lo sveli. E’ un promontorio appartato, dimesso e poco maestoso, che si leva dalla Monte de Faloria a NNE della omonima Forcella. Salendo da Tre Croci verso le forcelle del Ciadin e di Marcoira, salta all’occhio, poiché espone verso il valico una modesta parete rocciosa, alta molto meno di cento metri. Quotato 2300, si raggiung facilmente per pascoli, deviando per poco dal sentiero che attraversa la Monte suddetta e unisce Tre Croci a Faloria. Il Col Siro domina un ambiente incantevole, verde e silenzioso, ma purtroppo anticipa di poco i pesanti sbancamenti turistici perpetrati a Faloria e sui Tondi. Forse a nessuno è mai venuto in mente di sfogarsi sulle rocce che guardano il Passo. Sono certo che qualcuno lo farà, perché gli spazi vergini sui quali sbizzarrirsi si vanno riducendo sempre più, conquistare le cime non è più importante, e anche un'umile "gnocco" erboso, se offre qualche metro quadrato di roccia, può andar bene. L’oronimo del Col Siro è fumoso: forse è legato al nome di qualcuno che in tempi andati ebbe qualcosa a che fare con la zona, oppure potrebbe essere una abbreviazione, contrazione, deformazione di un nome che, ora come ora, non saprei. Pare che in antico si chiamasse Crepo de ra Ola, ovvero Roccionr della padella. In ogni caso, chi passasse di là , lungo il sentiero che collega le due insellature citate con la Forcella Faloria e consente di avvicinarsi al Ciadin del Loudo, la Zesta, la Punta Nera, la Val Orita, ascoltatemi. Se la giornata è bella, soleggiata e v’interessa scattare fotografie da una prospettiva inusuale, spendete un quarto d'ora e salite a curiosare sul Col Siro. Non tante persone vantano nel loro palmarès una “cima” dal nome così strambo, e sfido chiunque - estraneo all'ambiente alpinistico - a posizionare questo colle …

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