mercoledì 20 agosto 2008

La Punta Nera ha fatto una vittima

La Punta Nera ha fatto una vittima. Una delle cime a me più care, che penso di conoscere ormai abbastanza bene e sulla quale sono salito 25 giorni fa con un nuovo libro di vetta, ha voluto anch'essa una vita. Il 19 agosto Mauro Baldassarini, 56 anni, piccolo imprenditore di Senigallia, è caduto scendendo da solo lungo il tratto iniziale della via comune, non molto difficile ma con una "pecca": il fatto che strapiomba per una quindicina di metri sul sottostante sentiero n. 215, poco lontano dalla Sella di Punta Nera. Non so se questa sia la prima disgrazia sulla via, aperta dalla guida ampezzana Alessandro Lacedelli "Sandro da Meleres" già nel 1876, che - pur richiedendo le debite precauzioni - alla fin fine si risolve in 125 metri friabili di 1° grado. "La montagna non fa sconti", è lo slogan coniato dai soliti soloni per quest'estate funestata da tante, troppe disgrazie sulle rocce. Così, ora anche la solitaria Punta Nera è entrata nella schiera delle montagne che non hanno "fatto lo sconto" ad una distrazione, un attimo di leggerezza, forse alla poca preparazione o alla sfortuna di un solitario. Chissà quanto il povero Baldassarini avrà goduto la salita su quella cima, pilastro solitario che svetta contro il cielo tra Ampezzo e Cadore!

3 commenti:

saverio ha detto...

Ho molto apprezzato la misura usata nel commentare questo incidente. Anch'io sono un solitario della montagna e pur avendo (credo) una notevole esperienza non ho mai amato farmi troppa pubblicita`. Per cui, pur avendi frequentato Cortina (le sue montagne, intendo dire) penso che quasi nessuno mi conosca. La cosa che ho sempre temuto, in caso mi capitasse un incidente, sono proprio le voci di quei "soloni" che ritengono di poter tranciare giudizi di imprudenza o inesperienza nei riguardi di persone che non conoscono. Mi fa molto piacere che qualcuno abbia parole di umana pietas nei confronti di uno sfortunato escursionista che, anche se non valligiano, si avventurava in giri solitari sui monti. Passando ad argomenti piu` allegri, mi attendo un qualche articolo sulle Cime Fanis; avrei una questione da porre su una misteriosa corda fissa (apparentemente nuova di zecca) in cui mi ero imbattuto una ventina di anni fa in quelle zone

Saverio

saverio ha detto...

Ho provato una tale emozione nel leggere le ultime righe di questo breve articolo da omettere una parte del mio commento "avendo frequentato Cortina ... per oltre 50 anni". Nel caso di simili disgrazie mi piace ricordare le parole che un ignoto visitatore ha scritto nel sito di Karl Unterkircher : "Per Karl (come per innumerevoli altri appassionati, aggiungo io) rinunciare alla montagna, sarebbe stato soffrire maggiormente e morire più lentamente"

Saverio

girasole29 ha detto...

Buongiorno, sono la figlia di Mauro Baldassarini morto il 19 agosto 2008 (già un anno fa!) presso la Punta Nera a Cortina. Ho visto il Suo post solo adesso e vorrei ringraziarLa per le parole che ha scritto. MIo padre ci ha lasciato tre video sul cellulare dove si vedeva la sua gioia e meravigliosa serenità nell'aver raggiunto la vetta. Noi viviamo al mare, ma la montagna è stata sempre l'amore della sua vita. Mi diceva sempre che una volta in pensione si sarebbe trasferito a Cortina per poter morire tra le sue adorate montagne. Il Signore l'ha voluto accanto a se prima del tempo e così improvvisamente che ancora oggi ci dobbiamo rendere conto di quello che c'è accaduto.
Se è Suo desiderio, può vedere una sua immagine presso la grotta ubicata sotto le Cinque Torri (chiedere al Rifugio Scoiattoli) dove il Comune di Cortina ha raccolto tutte le foto dei deceduti in montagna.
Spero di non essere stata invadente, Le porgo cordiali saluti.
Lucia Baldassarini