Natalino Menegus "Frize" non c'è più. Uomo d'ingegno, laureato in fisica e professore di liceo, imprenditore e fondatore dell'elisoccorso, è stato soprattutto un grandissimo amante della montagna, una valente guida alpina, un forte rocciatore ed uno sciatore di comprovate capacità. La storia dell'alpinismo lo ricorda per la salita invernale con Marcello Bonafede e Roberto Sorgato della Via Solleder-Lettenbauer in Civetta, conclusa in quattro giorni il 7 marzo 1963. Menegus aveva però al suo attivo numerose imprese, fra vie nuove (nei gruppi del Sorapis, Antelao, Marmarole, Tre Cime di Lavaredo, Cristallo, Croda da Lago) e ripetizioni di rilievo sulle Dolomiti. Non ultime, ricordiamo anche le spedizioni e le trasferte scialpinistiche in tutti i continenti: ultimamente aveva raggiunto un paio di vulcani dell'Ecuador e traversato con gli sci le isole Svalbard. Natalino ha arrampicato e sciato fino all'ultimo giorno, e sulle nevi della Marmolada la morte lo ha colto inaspettatamente, ma come lui stesso avrebbe desiderato. Un grato ricordo va a questo protagonista dell'alpinismo dolomitico degli anni '60 e '70, che in montagna ha vissuto e lavorato, fino alla fine.
Nessun commento:
Posta un commento