giovedì 23 settembre 2010

40 anni per un bel diedro

"Un grande diedro di roccia solida, ricco di clessidre, che consente una bella arrampicata di quarto grado. Nel primo tiro c’è un solo passaggio più difficile (5°), ma questa lunghezza si può evitare attaccando 20 m più a sinistra e salendo per rocce gradinate. Non effettuare la salita dopo piogge recenti." E' solo una delle numerose relazioni, tratta dal web, del diedro NE della Cima Cason de Formin (2376 m), nel gruppo della Croda da Lago. Penso che ildiedro sia una delle migliori salite di stampo classico delle Dolomiti Ampezzane, e la voglio ricordare perché fu aperta 40 anni fa come oggi, mercoledì 23 settembre 1970. Primi salitori del diedro furono la guida Franz Dallago (uno dei maggiori esperti del Gruppo della Croda da Lago, dove ha tracciato molte vie nuove) e Dino Constantini. Originariamente l'itinerario, che si ferma su una cengia sotto il cocuzzolo sommitale, fu valutato di IV con un tratto iniziale di V e superato con un solo chiodo. Oggi la valutazione rimane comunque quella; mi è stato riferito che i chiodi presenti sono sempre scarsi, ma il primo tratto viene evitato da molti sfruttando il primo tiro di una via di Angelo Dibona, che si sviluppa a sinistra ed all'inizio è un po' più facile. Il Diedro Dallago o "del Naza" è una via "vecchio stile", logica e su roccia ottima; peccato che si trovi all'ombra e sia poco consigliabile in giornate fredde o umide. Io l'ho salito diverse volte con amici. Come per la gran parte delle mie classiche, anche di quel diedro, dopo oltre vent'anni dall'ultima volta in cui presi freddo con l'amico Andrea, conservo un nitido ricordo.

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