mercoledì 14 aprile 2010

Aggiornamento della Guida delle Dolomiti Orientali di Antonio Berti - IV

Le notizie che seguono sono tratte dai diari di Giuseppe Degregorio (1889-1978), venuto a Cortina da Predazzo nelprimo dopoguerra, Accademico del CAI, scrittore e autore di molte ascensioni nelle Dolomiti, fra le quali dieci prime. Il 13/1/1925, per il suo trentaseiesimo compleanno, Degregorio si cimentò nella probabile prima salita invernale solitaria del Becco di Mezzodì per la via normale. Il 29/4/1934 salì per primo con gli sci, con Silvio Manassero e Federico Terschak, il Picco di Vallandro lungo il mansueto fianco S. Il 23/5/1934 compì, con Clori Apollonio, la guida Enrico Lacedelli Melero, Silvio Manassero e Federico Terschak, la prima ascensione in sci della Cresta Bianca del Cristallo, sicuramente già battuta d’inverno durante la Grande Guerra.
Per introdurre un altro gruppo d’aggiornamenti, tratto da quotidiani degli anni ‘50 rinvenuti in un archivio privato, osservo che, a quei tempi, la prima salita o la ripetizione di una via d’impegno faceva notizia, ed era comunicata da quotidiani e periodici, facilitando così le odierne ricerche.
Il 16/7/1951, Ettore Costantini e Bruno Alberti Rodela compirono in meno di tre ore la prima ripetizione della via di Giuseppe Dimai e Celso Degasper sulla parete S della Punta Giovannina (5/10/1933), oggi resa impraticabile da una frana. Il 16/3/1952, Luigi Ghedina, Ambrogio Cazzetta e Cicci Turati salirono in prima invernale la "Diretta di Boni" sulla S della Costa del Bartoldo (Alverà e Menardi, 20/8/1944). Il 19/3/1956, Guido Lorenzi superò con un cliente in prima invernale la Diretta sulla parete SE della Torre Piccola di Falzarego (6/6/1954, Ghedina, Michielli e Zardini). Ancora nel 1956, c’è notizia di una prima salita sulla parete S del Col dei Bos, aperta da Albino e Silvio Alverà con P. Viale, che forse ricalca un percorso precedente. Il 16/5/1957 infine, Albino Michielli, Claudio Zardini, Beniamino Franceschi e il “Rosso Volante” Eugenio Monti ripeterono per primi la Via “Savina” sulla parete SE del Col Rosà (10/7/1955, Lacedelli, Michielli e Zardini).

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