martedì 29 settembre 2009

Visita ad un valico solitario e senza tracce, nel cuore delle Dolomiti

Credereste che nell'empireo delle Dolomiti, a meno di un'ora di ripida salita da un frequentato rifugio abbastanza vicino ad una strada carrozzabile, possa ancora esistere una forcella priva di tracce da entrambi i versanti, scevra da valorizzazioni umane e ricca di abbondanti testimonianze dei bovini che scorrazzano in zona? Ebbene sì, questa forcella c'è: si chiama Costantiol o Colsantiol, tocca la modesta quota di m. 2140 e divide il Col de la Puina a sud dai Crépe dei Béche a nord: siamo nel gruppo del Pelmo e in Comune di San Vito di Cadore. Lungi da me volerne fare pubblicità (che comunque non sarebbe granché dannosa ...), ma qualcos'altro bisogna pure che dica. Su entrambi i versanti, cioé verso la Val Fiorentina e la Val del Boite, da Forcella Costantiol scendono ripide e faticose pale poco calpestate dagli umani, a parte qualche cacciatore o escursionista curioso. Essa poi non dà accesso a grandi traversate o ascensioni: verso il Col de la Puina sale una ripida cresta di 114 m. di dislivello, che circa a metà s'impenna con roccette e impone di deviare verso sinistra su erbe e instabili detriti per uscire sulla labile, ma più mansueta traccia della via normale. Credo che forcelle così non ce ne siano moltissime, almeno qui da noi: sarebbe il caso d'impegnarsi tutti affinché restino sempre come sono.

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