venerdì 28 agosto 2009

L'amico Nicola ci scrive, segnalando l'ennesimo scempio.

Mi corre l'obbligo di segnalare uno scempio ben peggiore delle tacche rosse apposte sulla normale della Croda d'Ancona (del quale comunque, personalmente, sospetto uno dei soliti "numi tutelari" delle Dolomiti venuto dalla città, n.d.a.). Trattasi di un intervento perpetrato mediante opere di allargamento spropositato della mulattiera militare che, dalla polveriera dismessa posta vicino a Cimabanche, conduce in Forcella Lerosa. Da molti anni frequento questa zona sia d'estate che di inverno con gli sci, e non mi era mai capitato di vedere nulla di simile. La stradina, con esclusione dei circa 800 metri (per fortuna!!) posti a ridosso della zona demaniale presso la polveriera, è stata allargata e spianata (sembrerebbe per far passare in futuro dei grossi fuoristrada!) con interventi che con una ruspa hanno scorticato alla grande le radici ed i tronchi degli alberi posti ai lati del tragitto, e con scavi della roccia e demolizioni di massi che intralciavano il percorso da allargare. Il tutto con un danno ambientale che tra molti anni forse si autoriparerà, a meno che il fine ultimo non sia di ulteriori interventi con asfaltatura finale, per portare le masse motorizzate e non in quel luogo incontaminato e bellissimo che si chiama Forcella Lerosa. Ma il CAI di Cortina cosa fa? Basta recarsi in loco e verificare! Chi ha autorizzato l'intervento? Le Regole d'Ampezzo ne sono al corrente?

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