giovedì 9 luglio 2009

Sul Piz Ciavazes nel 1987

Con l’amico Luciano, tragicamente scomparso nel 2006, ci siamo legati varie volte in cordata o, semplicemente, abbiamo calpestato faticosi sentieri sulle nostre montagne. Luciano era venuto a sapere che avevo salito con altri cinque la celebre “via della rampa” (Lezuo-Del Torso) sul Piz Ciavazes, una classica di medio impegno e molto frequentata. Il 31 maggio 1987, si aggregò a Mauro, con il quale avevo già stabilito di rifare la via, e così salimmo la rampa in tre. I miei compagni spedirono me a fare da capocordata, perché ero l’unico che conosceva il tracciato, e devo affermare che, su quei 350 metri di buon IV lisciato da mezzo secolo di passaggi, me la cavai abbastanza bene. Ho pochi flashback di quella salita, ma uno molto nitido: prima di riprendere la macchina, ci fermammo al Rifugio Monti Pallidi, per bere l'immancabile birra che accompagnava, e tuttora spesso accompagna, tante giornate all’aria aperta. Fu lì che incrociammo altri due amici che rientravano dalla salita della Schubert-Werner sullo stesso Ciavazes: uno dei due era la compianta Mariaclara “Iaia” Walpoth, vittima di una valanga sulle Creste Bianche il 25 dicembre 1989. Sarà forse una coincidenza, ma dei cinque trentenni che bevvero scherzando la birra al Pian Schiavaneis quella domenica di maggio dell'87, siamo ancora in tre ... E’ un peccato anche che non abbia immagini di quella salita, ma al tempo la macchina fotografica a tracolla mi avrebbe soltanto infastidito. Oggi me la porto volentieri addosso, ma le testimonianze che fisso sono diverse da quegli anni scanzonati. Queste chiacchiere mi servono per dare un altro, cordiale saluto ad un amico che non c'è più: ciao Lux!

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