lunedì 12 gennaio 2009

Jan de Santo, pioniere delle Dolomiti, a 100 anni dalla scomparsa

Nel prossimo aprile cadranno i cento anni dalla scomparsa di Giovanni Cesare Siorpaes Salvador, un pioniere delle Dolomiti che sarebbe sicuramente stato autore di numerose altre pagine di storia alpinistica se, per uno strano quanto ineluttabile destino, la morte non lo avesse prematuramente colto. Quartogenito della grande guida Santo Siorpaes (1832-1900) e della prima moglie Maria Costanza Apollonio (1836-1872), il Nostro, battezzato fin dalla gioventù “Jan de Santo” per ascendenza paterna, nacque nella frazione di Staulin d'Ampezzo il 18 novembre 1869. Seguendo il genitore e il fratello Pietro (1868-1953, guida dal 1887), a ventun anni ottenne l'autorizzazione a svolgere la professione di guida alpina. Iniziò da allora una robusta attività sui monti, caratterizzata da una ventina di prime salite, quasi metà delle quali nell'allora inesplorato gruppo dei Cadini di Misurina, portate a termine con i migliori alpinisti dell'epoca. Ripeté inoltre numerosi itinerari classici allora in voga sulle Dolomiti Ampezzane e nei dintorni, accompagnando sovente i colleghi aspiranti, per aiutarli ad impratichirsi del “terreno di gioco” dolomitico.
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(Questo articolo su Giovanni Siorpaes uscirà in versione integrale su Le Dolomiti Bellunesi nell'estate 2009).
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